Il nuovo approccio al Management

In questo caotico primo quarto di Ventunesimo Secolo, ci si interroga su quali possano essere i cardini e gli approcci per gestire nel modo migliore, ossia con la maggiore capacità adattiva possibile, un’organizzazione (pubblica o privata). E’ una domanda che chi occupa ruoli apicali all’interno di un’organizzazione lavorativa si pone di fronte alle sfide e alle criticità di un mondo del lavoro che sta cambiando sempre più rapidamente.

 

Anche noi di K.rea Consulting, di fronte alle richieste e alle necessità dei nostri clienti, abbiamo lavorato in questa direzione per identificare gli strumenti che permettano alle organizzazioni di stare al passo dei tempi e migliorarsi.

La risposta che proponiamo è un Corso sul Management di IV Generazione, che offriamo Online da Febbraio a Primavera, con una possibilità di stage intensivo di due giorni.

Ecco i punti che approfondiamo insieme a voi in questo articolo:

  1. Il Management Umanistico

  2. Dal Management Umanistico al Management di IV Generazione

  3. Identikit del Manager 4.0

  4. La cassetta degli attrezzi: Comunicazione Efficace, Costellazioni Aziendali, Mindfulness

  5. Management di IV generazione: per-corso per un nuovo paradigma del lavoro

 

1. Il Management Umanistico

Nel loro libro del 2004, Le nuove frontiere della cultura d’impresa. Manifesto dello Humanistic Management, Marco Minghetti e Fabiana Cutrano introducono il concetto di Management Umanistico, una nuova visione di Management che affonda le radici nella tradizione umanistica europea, ma aperta anche a contributi di strumenti nuovi e apparentemente estranei al mondo delle organizzazioni lavorative quali ad esempio, la filosofia, la letteratura, il cinema, il teatro, ma anche il networking multimediale, la business television, l’edutainment.

Come descrivono gli stessi autori, si tratta di un modello operativo e cognitivo che definisce l’assetto dell’impresa rispetto alla sua trasformazione in organizzazione sociale. I cardini su cui poggia questo modello sono:

  • l’apertura dei confini dell’organizzazione ovvero il coinvolgimento di tutti gli stakeholder attraverso l’abbattimento delle divisioni funzionali;

  • la co-creazione di conoscenze e contenuti;

  • la collaborazione, trasversale a ruoli e gerarchie, in spirito di fiducia reciproca e scambio metadisciplinare;

  • un approccio adattativo alla complessità, basato su flessibilità e cambiamento continuo;

  • la valorizzazione di community fisiche e virtuali che stimolino una socialità da vivere sia off che online;

  • una leadership empatica e coinvolgente;

  • una visione etica forte che non resti solo sulla carta.

Dal 2004 sono trascorsi una decina di anni e, in questo lasso di tempo relativamente breve, il mondo del lavoro ha subito diversi cambiamenti, alcuni anche abbastanza repentini, attraversando crisi economico-finanziarie, problematiche di sostenibilità, instabilità politica e di governance e soprattutto una pandemia che ha portato in dote un cambio di prospettiva e di visione da parte non solo delle organizzazioni, ma anche e soprattutto dei lavoratori.

In questo mutato scenario è ancora valida la lezione del Management Umanistico?

 

2. Dal Management Umanistico al Management di IV generazione

Sicuramente il Management Umanistico rappresenta una svolta nel concetto di gestione di un’organizzazione lavorativa, coerente con i tempi e con la mutata sensibilità di lavoratori e figure apicali.

Tuttavia il mondo è in continua e rapida evoluzione e soprattutto la pandemia e l’instabilità politico-economica, rendono necessario un ulteriore cambio di passo. Questo “cambio di passo” viene definito Management di IV Generazione.

Quali sono le “virtù cardinali” di cui c’è bisogno per gestire nel modo migliore, ossia con la maggiore capacità adattiva possibile, un’organizzazione (pubblica o privata che sia)?

Le tre caratteristiche oggi imprescindibili per un* manager oggi vengono riconosciute in:

  • la creatività intesa come capacità di innovazione;

  • la pazienza intesa come ottimizzazione del processo decisionale;

  • la gentilezza intesa come capacità di guidare le persone allo sviluppo del loro potenziale, in modo armonico e collaborativo

Come già detto, le organizzazioni si trovano oggi ad affrontare un periodo difficile per molteplici fattori generati dalla crisi economica, finanziaria e sociale indotta prima dalla pandemia di Covid-19 e poi dal riaffacciarsi della guerra in Europa, e nel mondo, ma anche da approcci gestionali troppo focalizzati sul risultato di breve periodo, ormai divenuti ideologici e inadatti a dare risposte efficaci alle molteplici problematiche della post-modernità.

Fra le criticità da affrontare:

  • la fragilità dei valori guida d’azienda, collegata alla volubilità e alla liquidità dei valori esistenziali e di business globali;

  • la necessità di pensarsi e di agire in una logica di innovazione continua, piuttosto che di rendita sui livelli raggiunti;

  • la volatilità delle conoscenze e delle competenze che si erano consolidate in anni di fatica e di lavoro, e che sembravano ormai definitivamente acquisite;

  • la difficoltà (o talvolta l’apparente impossibilità) di cambiare schemi manageriali, comportamenti aziendali, assetti organizzativi troppo a lungo sedimentati e quindi ormai cristallizzati;

  • il concetto di compliance, diventato il fine, e non più il mezzo, per assicurare correttezza operativa e decisionale e capacità di controllo, a cui si deve sottostare e che sarebbe quindi da accettare acriticamente.

Ecco allora che il Management di IV Generazione diventa un modus operandi innovativo ed efficace per affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro. In che modo?

 

3. Identikit del Manager 4.0

Se provate a fare una ricerca su Google digitando “Identikit del Manager 4.0”, troverete diversi risultati, la maggior parte dei quali, però verte sulla figura di un Manager in grado di traghettare le organizzazioni nella nuova rivoluzione che ha per protagoniste la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale.

Sicuramente, nella nostra società attuale in continua evoluzione dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, è fondamentale possedere conoscenze, hard skills e una certa agilità mentale che permettano una connessione tra macchine, persone e sistemi informativi, per creare ambienti di lavoro più “intelligenti”. Tuttavia, e lo abbiamo toccato con mano soprattutto nel periodo post pandemia, la rivoluzione del mondo del lavoro non ha inciso solo gli aspetti tecnici o tecnologici delle attività, ma ha avuto profonde ricadute anche sul fattore umano, rendendo necessaria una figura di Manager che sappia restare in contatto con se stesso per andare incontro ai propri stakeholders (portatori di interessi comuni)

Chi è il Manager 4.0? Ecco il nostro ritratto:

  • ha una visione, ovvero è lungimirante nel comprendere e anticipare lo sviluppo del mercato, ma anche abile nel comprendere il contesto, compreso l’ambito relazionale, in cui si sta muovendo;

  • è consapevole e centrato nel momento presente, pur, come abbiamo visto nel punto precedente, con uno sguardo rivolto al futuro;

  • è orientato al cambiamento, ovvero possiede doti di flessibilità e agilità, è capace di assumersi dei rischi e promuove il cambiamento;

  • è in grado di creare e mantenere relazioni, facilitando una comunicazione efficace e non violenta, che non è più basata sul controllo e sulla gerarchia, ma su reciprocità, rispetto, fiducia, autonomia e responsabilità;

  • esercita una leadership orientata al team e considera l’errore non come una tragedia o una colpa da punire, ma come un momento di revisione, crescita e apprendimento;

  • sa ascoltare attivamente, attraverso l’empatia e l’intelligenza emotiva;

  • possiede doti di creatività ed è in grado di esercitare il pensiero critico

Ne nasce un bel ritratto: Manager 4.0 si nasce o si diventa?
Oltre ad una naturale predisposizione, è necessario l’apprendimento continuo, con diversi strumenti che possono sostenere la leadership del presente e del futuro nella costruzione di una nuova identità del mondo del lavoro. Nel prossimo paragrafo ve ne presentiamo alcuni, che sono poi i punti di forza di K.rea Consulting.

 

4. La cassetta degli attrezzi: Comunicazione Efficace, Costellazioni Aziendali, Mindfulness

Abbiamo visto l’identikit del Manager 4.0, che deve essere in grado non solo di stare al passo con i nuovi scenari della rivoluzione digitale, ma anche con l’evoluzione del ruolo del fattore umano all’interno delle organizzazioni lavorative. Quali sono gli attrezzi che il Manager 4.0 dovrebbe mettere nella sua cassetta per centrare l’obiettivo?

Comunicazione efficace.
Comunicare è importante in ogni contesto e oggi ci si rende sempre più conto della rilevanza di una comunicazione efficace all’interno delle organizzazioni lavorative. Non sempre, però, si riesce a comunicare efficacemente, anzi spesso capita di non ricevere un riscontro soddisfacente, restando con l’impressione di non essere stati davvero ascoltati. Questo crea certamente frustrazione e incide sulle relazioni, ma, nella pratica, rischia anche di causare incomprensioni e problematiche nelle attività quotidiane di un’organizzazione.

Quali sono i passi per una comunicazione realmente efficace?

  1. Esprimere la richiesta in modo semplice

  2. Chiedere conferma di ciò che si è ascoltato

  3. Riformulare la richiesta in base alla risposta

  4. Trovare la soluzione

Sai che K.rea Consulting ha creato un ebook gratuito sulla comunicazione efficace?

Costellazioni aziendali.
Sono un ramo delle Costellazioni Familiari fondate da Bert Hellinger negli anni ‘80.
Si basano sul principio del campo unificato, o morfogenetico, la dimensione che va oltre il personale e che permette l’accesso alle informazioni che portano alla luce gli irretimenti che ostacolano il divenire del destino personale. Ma soprattutto partono dal presupposto che la nostra vita si sviluppa all’interno di sistemi.

E il luogo di lavoro cos’è se non uno dei sistemi dentro cui viviamo?
Attraverso le Costellazioni Aziendali è possibile avere uno sguardo d’insieme sulla realtà organizzativa, sui ruoli, sulle dinamiche relazionali, in maniera “pulita” non mediata da schemi mentali e consuetudini.
Partendo dal dialogo col facilitatore/facilitatrice si cerca di arrivare ad una definizione il più precisa possibile della criticità da affrontare, avendo cura di restare nei fatti, lasciando da parte giudizi e pregiudizi.
Questo consente di vedere e comprendere aspetti che solitamente non verrebbero presi in considerazione e di trovare soluzioni intuitive e creative che non sarebbero mai state individuate o comunque avrebbero richiesto tempo

Sul nostro blog abbiamo dedicato due articoli a questo strumento, con un commento al Decalogo del Buon Imprenditore di Bert Hellinger.
Leggi l’articolo.
Leggi l’articolo.

Mindfulness.

Chi ci segue ormai lo sa, la Mindfulness è lo strumento principe di K.rea Consulting.
Mindfulness è il termine occidentale coniato da un biologo del Massachusetts, Jon Kabat-Zinn, sulla base degli insegnamenti del Maestro Thich Nhat Hanh , un Monaco Buddhista.
Il termine è la traduzione di "sati" che in lingua pāli, il linguaggio utilizzato dal Buddha per i suoi insegnamenti, significa essenzialmente consapevolezza, attenzione, attenzione sollecita, o piena consapevolezza mentale che sono qualità dell'essere che possono venire coltivate attraverso la meditazione.

La moderna mindfulness è una tecnica psicologica basata su questa e altre tradizioni meditative.
In pratica, scevra dal contenuto religioso, laica, Mindfulness e le sue pratiche aiutano a sviluppare un’attitudine di presenza consapevole attiva che permette di essere e di agire al meglio di sè per sviluppare uno stato di chiarezza e di piena consapevolezza, mirate a incrementare il benessere e l’efficienza in ambito aziendale. Infatti, come è stato dimostrato sperimentalmente, le pratiche di mindfulness e di meditazione, incrementando la chiarezza e la focalizzazione, aumentano la fiducia dei collaboratori e la capacità di comunicazione, diminuiscono l'assenteismo, insegnano a gestire lo stress da lavoro e accrescono la produttività.

A proposito, avete scaricato e praticato le nostre Meditation Pills gratuite? No? Stay tuned, presto le riproporremo!

 

5. Management di IV generazione: per-corso per un nuovo paradigma del lavoro

In questo excursus sul Management di IV generazione abbiamo visto quali sono le caratteristiche principali di questa nuova figura e quali sono alcuni strumenti attraverso cui si può costruire un nuovo tipo di management, più in linea con le mutate esigenze del mondo lavorativo.

In un mondo in continua evoluzione, il management ha assunto un ruolo sempre più cruciale nella definizione del successo professionale e per chi desidera essere protagonista di questo cambiamento, K.rea Consulting ha ideato un corso che ha l’obiettivo di sostenere i Manager e Professionisti del presente e del futuro attraverso le sfide e le opportunità della rivoluzione in atto nelle organizzazioni lavorative.

Lezioni teoriche, team role playing, strutture pratiche ma soprattutto tanta pratica.
Desideriamo sostenere e partecipare alla costruzione del Management di IV Generazione, nel segno dell’etica e della sostenibilità.

Seguici sui nostri canali per i prossimi aggiornamenti! Grazie

 
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