RIENTRO … ESSENZIALE!

Ebbene si, è arrivato settembre e dopo la pausa agostana tutto riprende. Con i soliti ritmi? Ahinoi di solito si, quindi dopo pochi giorni ci si accorge di sentirsi come se non si fosse mai stati in vacanza!

Ma se quest’anno ci regalassimo un nuovo inizio con un piccolo accorgimento che non richiede molto tempo né sforzo, è economico e semplice da mantenere? Settembre viene spesso definito il vero Capodanno e come ogni nuovo anno che si rispetti porta con sé riflessioni e buoni propositi: una piccola “rivoluzione dolce” nelle vostre organizzazioni potrebbe essere l’utilizzo di oli essenziali da diffondere nell’ambiente

Non ci credete? Scoprite leggendo il nostro articolo come questo strumento, con poco, può fare tanto per la vostra organizzazione!

Buona lettura!

INDICE

  1. Oli essenziali in ufficio: perché no?

  2. Arancio: abbondanza e creatività

  3. Lavanda: relax e comunicazione

  4. Rosmarino: conoscenza e sicurezza

 

1. OLII ESSENZIALI IN UFFICIO: PERCHE’ NO?

Gli oli essenziali  sono sostanze organiche volatili prodotte, attraverso differenti metodi, dalle diverse parti di una pianta: fiori (es. narciso, garofano o neroli), radici (es. genziana, iris, angelica, zenzero), tronco (es. sandalo, canfora, pino), resine (es. mirra e incenso), semi (es. noce moscata, ginepro, finocchio), buccia dei frutti (es. agrumi), pianta intera tranne le radici (es. salvia, origano, menta), pianta intera (es. rosmarino, lavanda, camomilla). Sono utilizzati in tutto il mondo da millenni e con scopi diversi: le prime testimonianze risalgono addirittura al Neolitico, dove venivano utilizzati nei rituali. Oggi vengono impiegati principalmente nella produzione di cosmetici e profumi, ma soprattutto nell'aromaterapia. Ogni olio essenziale ha le proprie qualità e proprietà, perciò prima di diffonderlo sarà necessario chiedersi: perché? Le risposte, per un ambiente di lavoro possono essere molteplici:

  • per alleviare le tensioni e ridurre lo stress

  • per purificare l’ambiente (non solo dai virus)

  • per favorire la concentrazione

  • per agevolare l’equilibrio fisico, mentale ed emotivo

  • per ritrovare la motivazione, fiducia, sicurezza

  • per migliorare la comunicazione

  • per incoraggiare la creatività e il problem solving


    …e molto altro ancora. Gli oli essenziali sono veramente tanti e, come detto, ognuno ha le sue proprietà. Noi ve ne suggeriamo tre, se poi volete un supporto per approfondire e utilizzare questo strumento, il Team Krea è a vostra disposizione!

 

2. ARANCIO: ABBONDANZA E CREATIVITA’

Ne abbiamo già parlato nell’articolo di agosto, ma questo è veramente un olio molto amato, che non deve mancare in casa, al lavoro e in borsa!

Il suo profumo dona allegria e infatti aiuta a riconnettersi col nostro bambino interiore, donando creatività, spontaneità e giocosità e supportando nel lasciar andare tristezza, ansia e paura. Insomma può colorare un pò il vostro luogo di lavoro e levare il broncio al/alla collega musone/a.  Ma soprattutto contrasta la mania del lavoro e insegna l’abbondanza: incoraggia infatti le persone a lasciar andare la mentalità della scarsità in tutte le sue manifestazioni, invitandole alla fiducia e alla positività. Forse potrebbe essere un ottimo benefit per i vostri commerciali quando vanno a caccia di nuovi clienti!

Utile anche a livello fisico e ambientale in senso stretto, visto che, fra le altre proprietà, agisce sull’apparato digerente, ha azione antisettica e balsamica e aiuta ad eliminare le tossine, aumentando le difese immunitarie. Anche contro … la tossicità da ufficio!

 

3. LAVANDA: RELAX E COMUNICAZIONE

L’olio essenziale di lavanda dovrebbe stare nella cassetta del pronto soccorso insieme al ghiaccio e al Betadene. A livello fisico, tra le altre proprietà, lenisce dolori muscolari/articolari/crampi e cura ustioni e ferite superficiali, tutte cose che possono tornare utili soprattutto se l’addetto/a ha lasciato scadere gli appositi medicinali nella citata cassetta del pronto soccorso (in questo caso però gli si dà una tirata d’orecchi e si va a comprare il materiale nuovo). Previene anche gli attacchi di asma e agisce contro il mal di testa, anche quello che fanno venire certi manager e affini. Ma soprattutto la lavanda favorisce l’equilibrio emotivo e del sistema nervoso, calmando insicurezze e ansie e incoraggiando l'onestà emotiva e l’espressione di desideri e pensieri. In sostanza aiuta ad affrontare i blocchi che impediscono l’espressione del proprio vero sé agevolando una comunicazione aperta e sincera. Si, anche col collega che vi sta sulle scatole!

 

4. ROSMARINO: CONOSCENZA E SICUREZZA

Il rosmarino cineolo agisce contro affaticamento cronico, esaurimento nervoso e cefalea. Favorisce inoltre l’apprendimento e la concentrazione ed è un buon antiossidante e disintossicante. Tutte proprietà che possono tornare utili in un ambiente di lavoro, specialmente se c’è elettricità nell’aria e non è colpa dei cavi dell’alta tensione! Può essere una buona carta da giocare anche per gli insegnanti alle prese con una classe svogliata, in combinazione con il limone. E’ un olio che sfida le persone ad essere profonde e a porre domande per espandere la mente, confidando però anche nell’intelligenza della vita o di Qualcosa di di più grande (no, signor amministratore delegato non mi riferivo a lei). Infine, supporta e rassicura nei periodi di transizione e confusione, incoraggiando ad essere più sicuri di sé. Anche durante un colloquio o una trattativa commerciale!


Gli oli essenziali sono uno strumento di facile reperibilità e semplice e piacevole utilizzo. Ovviamente non sono la panacea di tutti i mali, ma possono essere un utile supporto, anche in sinergia con altre tecniche. Se volete far circolare aria nuova nel vostro ambiente di lavoro, contattateci  per una call gratuita. Aiuteremo la vostra organizzazione a spalancare le finestre!

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